INDUSTRY 4.0: trasformare il business cavalcando l’innovazione digitale
“Industria 4.0” è un termine ormai largamente usato (e spesso abusato) da circa un decennio a questa parte, che racchiude dentro di sé un vero e proprio “mondo”: una singola espressione che fa riferimento a una vastissima molteplicità di aspetti, tematiche, elementi.
Andiamo quindi a conoscere meglio questo “mondo”, analizzando quella serie di strumenti che entrano in gioco nella definizione di un processo di adozione delle tecnologie e che sono alla base della IV Rivoluzione Industriale.
Il termine “Industry 4.0” è stato coniato durante la fiera di Hannover del 2011 con lo scopo di sottendere tutti i nuovi scenari produttivi delle industrie e, più in generale, e di tutte quelle organizzazioni che adottano delle nuove metodologie di lavoro introducendo nuove tecnologie ma anche nuovi processi produttivi ed organizzativi.
Affronteremo il tema dell’Industria 4.0 soffermandoci su queste tematiche:
- Siamo nel centro della IV Rivoluzione industriale
- Introdurre Innovazione nelle aziende
- Strategie innovative
- Tecnologie abilitati 4.0
- Gestione del cambiamento
1. Siamo nel centro della IV Rivoluzione industriale
Come accade in tutte le rivoluzioni industriali, l’introduzione di nuovi strumenti di lavoro o nuove metodologie “rompe” gli equilibri consolidati delle aziende che, sulla base di determinati processi e abitudini, hanno fondato il proprio successo. La prima domanda da porsi è quindi: vale la pena, per un’organizzazione già stabile e di successo, continuare ad innovarsi introducendo i concetti fondanti dell’industria 4.0, pur significando questo una destabilizzazione di equilibri consolidati?
La risposta breve è indubbiamente affermativa: da un lato, c’è il confronto con il mercato, che rende l’innovazione un fattore fondamentale per rimanere competitivi agli occhi dei propri pari e clienti; dall’altro, “educare” la propria organizzazione alla flessibilità e all’apertura nei confronti del cambiamento è un passaggio fondamentale per cogliere appieno le opportunità da esso generate e ridurre al minimo le resistenze interne.
In generale questa nuova rivoluzione ruota intorno ai temi: “Innovazione”, Elaborazione dati in tempo reale, Automazione industriale, IoT (Internet delle Cose), Sistemi integrati e Simulazioni
2. Introdurre Innovazione nelle aziende
Introdurre innovazione non significa necessariamente scegliere e utilizzare le “nuove tecnologie”. O almeno, non solo: quello tecnologico è solo uno dei tanti aspetti di una più ampia e profonda trasformazione nell’approccio nel gestire i propri processi aziendali. In generale possiamo dire che “innovare” significa introdurre, a prescindere dall’ambito specifico: IDEE, CAMBIAMENTO, COMPETENZE e VALORE.
Andando più nel dettaglio:
- Introdurre IDEE: l’innovazione è la dimensione applicativa di una scoperta;
- Introdurre CAMBIAMENTO: Alterare l’ordine delle “cose” per mettere in atto delle “cose” nuove;
- Introdurre COMPETENZE: Introdurre “atti” innovativi, con le competenze del capitale umano;
- Introdurre VALORE: capacità di trasformare le idee nuove in valore distintivo che permette all’azienda di essere competitiva sul mercato.
L’INNOVAZIONE così descritta può essere poi declinata in vari aspetti aziendali, come ad esempio:
- Innovazione di PRODOTTO: Nuovi prodotti, Nuovo design (UI-User Interface in ambito web/APP), Facilità d’uso (UX-User Experience in ambito web/APP);
- Innovazione di PROCESSO: adozione di processi produttivi tecnologicamente nuovi, modifiche rilevanti nei metodi produttivi;
- Innovazione di ORGANIZZAZIONE: gestione del cambiamento, modificando profondamente le procedure operative aziendali;
- Innovazione di MARKETING: implementare nuove strategie con l’obiettivo principale nell’incrementare le vendite ma anche l’affermazione del brand/prodotto sul “mercato” dei consumatori che spesso passa per i vari SOCIAL NETWORK.
In generale l’innovazione può avere varie “sfaccettature” applicabili in qualsiasi ambito aziendale: per questo possiamo parlare, a ragion veduta, di “rivoluzione” quando parliamo dell’Industria 4.0, proprio perché coinvolge gran parte, se non tutti, gli aspetti aziendali ed il modo di lavorare che abbiamo visto fino ad oggi. E’ necessario un approccio consulenziale e multi-disciplinare per poter valutare la situazione di un’organizzazione ed introdurre delle “innovazioni” nelle diverse aree aziendali per poter parlare, appunto, di adozione delle tecnologie abilitanti 4.0
3. Strategie innovative
Possiamo dire che l’innovazione strategica è il ri-disegno dei modelli di business.
Oltre a una spinta interna all’organizzazione, possono esserci anche dei fattori scatenanti e/o acceleranti di innovazione, come ad esempio la globalizzazione, il cambiamento del comportamento del consumatore medio, o le nuove tecnologie introdotte proprio dalla IV Rivoluzione Industriale.
Per poter parlare di innovazione dobbiamo quindi valutare le “dimensioni”:
- Chi sono i nostri clienti (Chi?);
- Leadership di prodotto (Che cosa?);
- Eccellenza operativa (Come?).
In passato la “strategia competitiva” individuava la leadership aziendale in una sola delle dimensioni “Chi?” “Che cosa?” e “Come?”. Oggi, invece, la “strategia innovativa” impone la leadership in tutte le “dimensioni”.
4. Tecnologie abilitati 4.0
Da uno studio di Boston Consulting emerge che la quarta rivoluzione industriale si incentra sull’adozione di alcune tecnologie definite abilitanti: alcune di queste sono “vecchie” conoscenze che sono rimaste per lungo tempo solo “ricerche” e che solo in tempi più recenti hanno raggiunto la maturità necessaria per assumere un ruolo di rilievo nell’operatività quotidiana delle organizzazioni. Parliamo ad esempio di:
- Sistemi avanzati di produzione;
- Integrazione tra tutti gli attori del processo produttivo;
- Software di gestione risorse aziendali (ERP);
- Cloud;
- Internet-delle-cose (IoT);
- Sicurezza Informatica (Cyber Security);
- Analisi di grandi quantità di dati (Big Data Analytics), possibilmente in tempo reale.
Alfa Group è in grado di supportare le aziende in tutti questi ambiti, attraverso team specializzati nel gestire tutti i principali aspetti della Digital Innovation.
Il filo conduttore per un’adozione efficace e il più possibile “indolore” risiede in una consulenza tecnologica di alto profilo che, oltre ad introdurre nuove tecnologie o nuove metodologie di lavoro, riveda anche l’organizzazione nel suo insieme sulla base, appunto, ai sopracitati principi di “Innovazione”, aiutando l’azienda a fare propri i cambiamenti e implementarli in maniera organica e strutturata.
5. Gestione del cambiamento
Per poter adottare tutte le tecnologie ed i processi visti nei paragrafi precedenti è necessario essere in grado di gestire il così detto “cambiamento”, non solo a livello tecnico ma anche e soprattutto a livello di “risorse umane”.
La gestione del cambiamento viene definita come “processo di rinnovamento continuo della direzione, della struttura e delle capacità di un’organizzazione per soddisfare le esigenze in continua evoluzione di clienti interni ed esterni” (Moran & Brightman, 2001).
Il cambiamento non deve quindi essere “inseguito” o, peggio, “subìto”, ma configurarsi come un processo strutturato e organizzato per trasformare la gestione operativa o introdurre innovazione nell’azienda riducendo al minimo la resistenza.
In conclusione, l’adozione delle tecnologie abilitanti 4.0 necessita di professionisti in grado di spaziare su diversi aspetti aziendali, dall’organizzazione, ai processi ma soprattutto sulle singole tecnologie, per permettere un adeguato mix di cambiamento e benefici percepito sia dalle risorse umane ma soprattutto dai clienti ed anche a tutta la filiera dei fornitori.